Olea europea: è il nome scientifico dell’olivo ed appartiene alla famiglia delle Oleaceae (vedi qui).
Oleocantale: è una sostanza scoperta di recente che, insieme all’oleuropeina, è responsabile del sapore piccante dell’olio extravergine di oliva. Ha gli stessi effetti dell’ibuprofene uno degli antidolorifici non sterodei più usati. Infatti come l’ibuprofene anche questa sostanza, assunta grazie a un regolare consumo di olio, a lungo termine potrebbe essere anticancerogena.
Oleuropeina: è un glucoside amaro presente sia nelle drupe che nelle foglie; a questa sostanza vengono riconosciute diverse attività biologiche, tra cui, principalmente, una antiossidante, ma anche antiipertensiva, batteriostatica, dilatatrice delle coronarie, spasmolitica e vasodilatatrice. Il caratteristico sapore piccante ed amaro dell’olio extra vergine d’oliva gli è dato appunto da questa sostanza insieme ad un’altra scoperta di recente e battezzata oleocantale.
Olio biologico: si considera biologico solo l’olio ottenuto e prodotto con olive provenienti da agricoltura biologica vedi qui.
Olio d’oliva: olio di oliva ottenuto da un taglio di olio di oliva raffinato e di oli di oliva vergini diversi dall’olio lampante, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere g 1,5 per 100 g.
Oli di oliva vergine: oli ottenuti dal frutto dell’olivo soltanto mediante processi meccanici o altri processi fisici, in condizioni, in particolare termiche, che non causano alterazioni dell’olio, e che non hanno subito alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione, esclusi gli oli ottenuti mediante solvente o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura.
Olio d’oliva extra vergine: è il migliore olio della categoria degli “oli di oliva vergine”. L’acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di g 0.8 per 100 g.
Olio di oliva vergine: fa parte della categoria degli “oli di oliva vergine” la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di g 2 per 100 g.
Olio di oliva vergine lampante: a parte della categoria degli “oli di oliva vergine” la cui acidità libera espressa in acido oleico è superiore a g 3,3 per 100 g.
Olio di oliva raffinato: olio di oliva ottenuto dalla raffinazione di oli di oliva vergini, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere g 0,5 per 100 g.
Olio di sansa: la sansa è il residuo solido che resta dopo l’estrazione dell’olio e da essa è possibile estrarre ancora dell’olio residuo. Infatti la sansa, a seconda del tipo di estrazione usata nel frantoio, contiene ancora dal 3% al 6% di olio. Quest’olio detto “olio di sansa grezzo” non essendo commestibile subisce un trattamento di raffinazione e con l’aggiunta di una percentuale, non specificata di olio di oliva vergine, diviene commestibile e denominato “olio di sansa di oliva”.
Olio di semi: è olio estratto da semi. Può essere ricavato dall’estrazione di semi di girasole, arachidi, soia, mais, ecc…
Olivo (coltivato): è una delle piante arboree coltivate più importanti del bacino Mediterraneo (vedi qui).
Ossidazione: si dice che un elemento subisce ossidazione quando subisce una sottrazione di elettroni. Nell’olio di oliva è sinonimo di degradazione ed invecchiamento e quindi di peggioramento delle sue qualità.